Ginecomastia
Il termine ginecomastia indica un aumento di volume della ghiandola mammaria nell’uomo, indotto da cause di varia natura e che si può verificare in qualsiasi periodo della vita.
Attualmente l’unico trattamento in grado di garantire la risoluzione di questa patologia è l’intervento chirurgico di mastectomia, abbinato eventualmente a una liposuzione.
La terapia chirurgica della ginecomastia permette di ottenere ottimi risultati e soddisfazione per il paziente, consentendogli di riguadagnare autostima e un’immagine virile, superando l’imbarazzo ed il malessere psicologico dovuti a tale inestetismo.
E’ possibile individuare due tipologie di ginecomastia: la ginecomastia vera, con aumento stabile della componente ghiandolare, viene diagnosticata con maggior frequenza nei giovani; negli uomini più anziani è più facile imbattersi nella pseudo-ginecomastia, costituita sostanzialmente da un aumento del pannicolo adiposo.
Le indicazioni sul trattamento chirurgico della ginecomastia vera si basano su due importanti obiettivi: il ripristino della forma del torace e la diagnosi di un’eventuale lesione mammaria sospetta. In quest’ultimo caso, oltre alla rimozione della ghiandola mammaria maschile si procederà con l‘esame istologico del reperto operatorio.
ANESTESIA
La ginecomastia può essere eseguita sia in anestesia locale sia in generale. E’ frequente l’uso di sedazione con anestesia locale.
PRE-OPERATORIO:
Per effettuare l’intervento di liposuzione è indispensabile che il paziente sia sottoposto ad una accurata visita medica e agli esami pre-operatori standard richiesti dal chirurgo.
Il paziente dovrà essere in buona salute e in buone condizioni generali.
Al fine di ridurre i rischi di sanguinamento e difficoltà di guarigione delle cicatrici, è consigliabile sospendere l’assunzione di farmaci antiaggreganti o fluidificanti del sangue come l’aspirina ed eliminare il fumo (almeno due settimane prima dell’intervento) .
Il paziente dovrà tempestivamente riferire al proprio chirurgo la comparsa di qualunque sintomo di malattia che potrebbe rendere consigliabile rimandare l’operazione (raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle insorte di recente).
TECNICA
Dopo aver ridotto le dimensioni della mammella con una mastectomia sottocutanea, con una liposuzione o utilizzando entrambe le tecniche, è spesso necessario intervenire per ridurre la cute in eccesso non in grado di “riassorbirsi”.
Nella maggior parte dei casi, si riesce a limitare la cicatrice ad un piccolo segmento intorno al capezzolo, grazie alla tecnica del “round block” che consiste nella rimozione di un anello cutaneo attorno all’areola, con successiva sutura.
Quando l’eccessivo volume del pettorale è legato ad un anomalo aumento del pannicolo adiposo, la migliore soluzione chirurgica è certamente la liposuzione, che rappresenta, infatti, il metodo meno invasivo e più sicuro per correggere questo tipo di difetto estetico. Questa tecnica può essere parzialmente utile anche in caso di ginecomastia mista, con componente sia adiposa che ghiandolare.
DEGENZA
L’intervento, a seconda della sua entità, può essere eseguito in regime di day-hospital o richiedere una notte di ricovero.
POST-OPERATORIO
Al termine dell’intervento, al paziente vengono applicate una medicazione compressiva ed una guaina elastica, che dovrà indossare per circa 30 giorni, astenendosi per l’intero periodo da attività sportive o sforzi gravosi.
I punti di sutura saranno rimossi dopo 7 giorni circa. Da tale momento il paziente potrà tornare a fare la doccia.
COMPLICANZE
La risoluzione chirurgica della ginecomastia, come tutti gli interventi, può presentare delle complicanze che sono comunque rare e risolvibili mediante trattamenti adeguati senza compromissione del risultato finale.
Esistono complicanze legate all’anestesia e complicanze di pertinenza chirurgica.
Il rischio di complicazioni aumenta nei pazienti diabetici o con patologie cardiache o polmonari.
Le complicanze anestesiologiche possono essere anche gravi, ma di rara manifestazione, ancor più in pazienti in buone condizioni di salute.
Le complicanze chirurgiche, anch’esse rare, sono l’ematoma, l’emorragia, il sieroma, l’infezione e le cicatrici inestetiche o patologiche (cheloidi).
Nel caso in cui si presentino una o più complicanze post-operatorie potrà essere necessario effettuare medicazioni ripetute o un ulteriore intervento ricostruttivo con risultati in genere soddisfacenti.
RISULTATI
I risultati chirurgici della ginecomastia sono ottimi; la regione mammaria viene ridefinita eliminando l’eccesso adiposo e cutaneo e, nel caso di ginecomastia vera, asportando l’eccesso ghiandolare.
Al termine dell’intervento di liposuzione residueranno solamente piccole cicatrici molto poco visibili, mentre nel caso di adenectomia la cicatrice risultante sarà posizionata al margine tra l’areola e la cute, estesa per la metà o per la totalità della circonferenza areolare a seconda della necessità operatoria.