Otoplastica
L’otoplastica è l’intervento che consente di riposizionare correttamente le cosiddette orecchie “a sventola”, creando una piacevole morfologia del padiglione auricolare senza ripercussioni sull’udito.
Può essere eseguito su una o su entrambe le orecchie a seconda del difetto da correggere e la tecnica chirurgica può differire su ciascun lato.
L’intervento è eseguito frequentemente anche sui bambini a partire dai 4 anni, al fine di ridurre loro il possibile disagio nell’età scolare.
ANESTESIA
L’otoplastica può essere eseguita sia in anestesia locale sia in generale. E’ frequente l’uso di sedazione con anestesia locale. Nei bambini più piccoli può essere necessario ricorrere all’anestesia generale.
PRE-OPERATORIO
Il paziente dovrà essere in buona salute e in buone condizioni generali.
E’ buona norma, a cominciare dalla settimana precedente all’intervento, non assumere acido acetilsalicico (aspirina) per evitare problemi di coagulazione. I fumatori dovranno astenersi per almeno 4 settimane (due prima e due dopo l’operazione).
Il paziente dovrà tempestivamente riferire al proprio chirurgo la comparsa di qualunque sintomo di malattia che potrebbe rendere consigliabile rimandare l’operazione (raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle insorte di recente).
E’ consigliabile lavare accuratamente i capelli il giorno prima.
TECNICA
Generalmente si procede all’asportazione di una piccola “clessidra-losanga” di cute retro auricolare, al rimodellamento e al riposizionamento della cartilagine auricolare.
Al fine di ricreare la piega naturale del padiglione (antelice) si procede poi all’indebolimento della cartilagine del padiglione auricolare.
Le cicatrici sono nascoste nel solco retro-auricolare, anche se talvolta, per correggere alcuni difetti, può essere necessario aggiungere delle cicatrici poco visibili anche sulla faccia anteriore del padiglione stesso.
POST-OPERATORIO
Al termine dell’intervento, il chirurgo posiziona una medicazione compressiva a turbante che il paziente deve mantenere per alcuni giorni fino alla rimozione dei punti, dopo dieci giorni circa.
Nel decorso post-operatorio il paziente può avvertire un lieve dolore, che può essere facilmente contenuto con comuni farmaci antidolorifici.
Il lavaggio dei capelli, con acqua tiepida, può essere effettuato dal quarto giorno, con particolare cura nel non bagnare la cicatrice e nel non scaldarla troppo con l’asciugacapelli.
Una volta rimossi i punti, dopo circa 10 giorni, il paziente, durante la notte, dovrà utilizzare una benda elastica per 30 giorni che garantirà una protezione maggiore alle orecchie durante il sonno.
Dopo due settimane è possibile riprendere l’attività sportiva purché non si espongano le orecchie a possibili traumi.
E’ consigliabile evitare per un mese l’uso di occhiali con montatura pesante e l’esposizione diretta al sole o al calore intenso (p.e. sauna, lampada UVA).
COMPLICANZE
Le complicanze dell’intervento di otoplastica sono rare. Talvolta può comparire un lieve sanguinamento ed il conseguente ematoma tra la cartilagine e la cute, che necessita di essere drenato rapidamente.
Raramente possono comparire infezioni, trattate comunque con successo con la terapia antibiotica.
Nel caso in cui si abbia la formazione di cicatrici patologiche (cheloidi) si procederà a terapia cortisonica locale ed all’utilizzo di cerotti in silicone.
Eccezionalmente si possono avere delle recidive: l’orecchio può ritornare, seppure parzialmente, in posizione prominente rispetto a quanto ottenuto con l’intervento.
In tali casi può essere opportuno effettuare una nuova correzione, generalmente in anestesia locale.
RISULTATI
I risultati dell’intervento di otoplastica sono immediatamente visibili nonostante il gonfiore post operatorio, con reciproca soddisfazione del paziente e del chirurgo.
La correzione ottenuta si mantiene stabile negli anni e molto raramente può essere necessario effettuare un intervento per eliminare piccole imperfezioni residue. In tale eventualità non si procede prima che siano passati almeno tre mesi.